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Trekking

Salendo al Monte Torena

  • Durata complessiva: 9:00
  • Difficoltà: Lunga escursione per esperti

Una vetta incredibilmente panoramica, a cavallo tra la Valtellina e la Val Seriana.

E’ il Monte Torena, di poco inferiore ai 3000 metri: una lunga escursione per esperti che è bene spezzare in due giorni pernottando al rifugio Curò. Quest’ultimo viene raggiunto da Valbondione, l’ultimo paese sulla strada della Val Seriana, e precisamente dalla Case Grumetti dove un facile itinerario segnalato che avevamo già descritto in Zaino in Spalla n.63 (vedi Bresciaoggi del 25 giugno 1998) sale al rifugio Curò ed al lago artificiale del Barbellino.

La mattina dopo si percorre su mulattiera l’intera riva destra (sinistra idrografica) del grande lago e si costeggia poi lo spumeggiante torrente Serio con le sue numerose cascatelle e trasparenti pozze scavate nella roccia. Attraversato il torrente su un ponticello, si lascia a sinistra il sentiero che porta ai laghi della Malgina e, in breve, si arriva all’azzurro Lago Naturale di Barbellino. Lasciamo a destra un erboso sentiero a mezzacosta (può servire agli escursionisti meno esperti in alternativa alla salita al Torena) che percorre dall’alto tutta la sponda nordoccidentale del suggestivo lago tutto contornato da aspre vette di rocce scure e tormentate: per arrivare al Torena, appena giunti al lago, è necessario invece deviare a sinistra ed imboccare una mulattiera segnalata che attraversa un canale e s’inerpica su per il versante meridionale del Monte Caronella. Man mano che si sale il paesaggio diventa più aspro; l’azzurro lago del Barbellino diventa più piccino e lontano; le vette circostanti s’ergono sempre più numerose e maestose. Dopo aver superato un gradone si abbandona la mulattiera segnalata per deviare a destra lungo una traccia che si dirige verso Est e, dopo aver valicato una serie di canali e di nervature della montagna, porta nell’ampio vallone, innevato sino a stagione inoltrata, che scende dal Passo del Serio. E’ da questi nevai che sorga l’omonimo fiume che, con il lento lavorìo delle sue acque, un lavorìo durato millenni, ha scavato e modellato il solco della Val Seriana. Si risale per un breve tratto l’ampio vallone e, prima di giungere al Passo del Serio, si devia a destra per raggiungere, su neve o terreno detritico, la base della cresta sudest di Monte Torena. La si percorre restando dapprima sulla sinistra e superando pendii spesso innevati e poi proprio sul largo crinale sommitale di massi, erba e roccette. Si risale questo aereo e panoramico pendio che poi piega decisamente ad Est. Si segue il filo della cresta prestando attenzione in alcuni punti un poco esposti e, passo dopo passo, finalmente, si taggiunge la sommità.

Tutt’attorno montagne ed in basso tanti laghi. Da lassù s’ammirano le vicine vette delle Orobie (il Re Castello, il Pizzo di Coca, il Pizzo Strinato, il Gleno); ad oriente i ghiacci e la interminabile fila di vette granitioche dell’Adamello occupano quasi l’intero orizzonte; verso la Valtellina i massicci del Bernina e dell’Ortles Cevedale completano il ricco e suggestivi quadro.

Il ritorno lo si effettua lungo lo stesso percorso di salita.

Punto di partenza: Valbondione, case Grumetti 970m

Punto di arrivo: Monte Torena 2911 m

Itinerario. 1°giorno:Valbondione, case Grumetti 970m-Rifugio Curò 1915m (ore 2.30); 2°giorno: Lago Naturale del Barbellino 2128m (ore 1)-Monte Torena 2911m (ore 3); Rifugio Curò (ore5)-Valbondione (ore 6.30).

Tempo di percorrenza

2.30 h il primo giorno.

6.30 il secondo giorno

Dislivello complessivo

1°giorno 945 metri; 2°giorno 1000 metri

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