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Trekking

Trekking verso il rifugio Calvi al Passo di Valsecca

  • Durata complessiva: 4:30

Una suggestiva visione del Passo di Valsecca dominato ai lati dal maestoso Pizzo del Diavolo di Tenda e dal verticale Pizzo di Poris

Una volta raggiunto il rifugio Longo si prosegue per la stradina abbandonandola poi (segnalazioni biancorosse) per infilare un sentiero che passa accanto a due pozze d’acqua e conduce alla sinistra della diga che sostiene il Lago del Diavolo. Si attraversa la diga e si sale lungo il pendio a Sud dello specchio d’acqua, in direzione della Costa di Monte Sasso, nome con cui è localmente indicata tutta la dorsale che partendo da La Selletta continua a sudovest sino a precipitare alla confluenza tra la Val Brembana e la Valle del Monte Sasso.

Tra sassi affioranti e sentiero (chiazze di neve ad inizio stagione) si sale lasciando il lago sempre più in basso, adagiato al fondo d’una caratteristica conca ad imbuto ai piedi del Monte Aga.
Dopo una traversata verso sinistra (neve ad inizio stagione) ed un ultimo tratto erboso si sbuca sulla cresta, in corrispondenza del valico chiamato localmente La Selletta e non indicato sulle carte IGM. Da qui l’alta Val Brembana, incorniciata dalle vette del Pizzo del Diavolo di Tenda, del Pizzo di Poris, del Monte Grabiasca, appare nella sua veste più selvaggia.

Si segue il sentiero che con una breve traversata a sinistra attraversa una pietraia e porta ad un bivio: diritti si prosegue per il Passo di Valsecca ed il rifugio Brunone; noi andiamo invece a destra per scendere verso il rifugio Calvi lungo un pendio erboso dove il sentiero non è sempre evidente (fare molta attenzione ai segni biancorossi).

Si continua a scendere tra erba e sassi guidati anche da alcuni paletti segnaletici e si arriva alle dirute Baite dell’Armentarga a sinistra delle quali si prende un sentiero che, con alcuni saliscendi porta ad una baita con annessa una stalla: suggestiva da qui la visione del Passo di Valsecca dominato ai lati dal maestoso Pizzo del Diavolo di Tenda e dal verticale Pizzo di Poris.

Subito dopo si attraversa un torrente, si risale dall’altro lato per qualche decina di metri, si supera una cascatella, si scende per una valletta e si attraversa il ponte sul torrente Brembo di Valle Camisana. Se ne segue il corso scendendo sulla sinistra, si supera un costola e poi, su terreno erboso si scende verso il rampo principale del Brembo. Lo si attraversa su di un ponte poco a monte d’una selvaggia forra, si segue un sentiero che passa accanto a Baita Poris.

Si prosegue per un tratto su un marcato sentiero alti sulla forra dello spumeggiante Brembo; il sentiero piega poi a sinistra e raggiunge, dopo alcuni saliscendi, le sponde del Lago Rotondo; dall’altro lato dello specchio d’acqua, appollaiato su di un piccolo dosso, se ne sta l’edificio del rifugio Calvi che si raggiunge in pochi minuti costeggiando, sulla destra, il lago Rotondo.

Dal rifugio Calvi una stradina prosegue verso occidente e percorre la sponda settentrionale del grande Lago di Fregabolgia raggiungendone la diga. La si attraversa, si scende al sottostante spiazzo e ci si incammina per una lunga stradina sterrata che passando per il Lago del Prato e le Case Pagliari conduce alla strada di Carona.

Punto di partenza: rifugio fratelli Longo 2026 m

Punto di arrivo: strada di Carona 1243 m

ITINERARIO COMPLETO: rifugio Fratelli Longo 2026m; diga del Lago del Diavolo 2142m (ore 0.20); La Selletta 2370m (ore 1); Baite dell’Armentarga 2125m (ore 1.35); Baita Poris 1956m (ore 2); Lago Rotondo 1972m (ore 2.25); rifugio Fratelli Calvi 2015m (ore 2.30); strada di Carona 1243 (ore 4.30)

 

Tempo di percorrenza

4.30 h

Dislivello complessivo

Dislivello 450 metri in salita

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