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Vacanze in quota

Da rifugio a rifugio: Alla scoperta delle Orobie Orientali

  • Durata complessiva: 23:00
  • Difficoltà: Escursionistico EE

Questo itinerario non è descritto come un’alta via ufficiale, però offre un percorso inedito che porta sui sentieri dell’estremità orientale delle Orobie svalicando tre confini provinciali Sondrio, Brescia e Bergamo. L’itinerario è un’ottima idea per una vacanza da rifugio a rifugio di più giorni. 

 

Per effettuare questo bellissimo itinerario occorrono due auto, una da lasciare a Aprica e una nei pressi del rifugio Brandet. Oppure chiudere l’anello con un giorno in più di pernottamento al Rifugio Alpini di Campovecchio.

Punto di partenza: Corteno Golgi

Per l’accesso al Rifugio Brandet collegatevi alla pagina di questa escursione 

Il percorso che vi stiamo per descrivere è un’ottima vacanza all’aria aperta ideale da luglio al ottobre e permette di visitare un angolo delle Orobie poco frequentato. I panorami spaziano dalla Concarena, lo Stelvio, l’Adamello e le Alpi Retiche. Il percorso non è mai troppo impegnativo da punto di vista tecnico, ma bisogna allenarsi per via dei trasferimenti che possono durare fino a 7 ore.

 

1° tappa – Dal Rifugio Brandet al Rifugio Torsoleto

Dal rifugio ci si inoltra in Val Brandet fino a Malga Casazza dove parte il sentiero n.129 che sale in Val Piccolo. Dopo un tratto piuttosto ripido si guadagna Malga Piccolo, la si supera tenendosi in centro valle fino a piegare a destra per giungere al Lago Piccolo 2378m. Ora si tiene la sponda orientale del lago per salire su una piccola conca con lago e si mantiene direzione Sud. Ora si punta verso l’evidente sella del Passo di Torsoleto che si raggiunge in c.a. 20min. Giunti al passo troviamo il bivacco Davide, lo superiamo e in discesa raggiungiamo in breve tempo il rifugio Torsoleto dove si pernotta.

 

2° tappa – Dal Rifugio Torsoleto al Rifugio Nani Tagliaferri

Dal rifugio si torna al passo di Torsoleto. Giunti al passo si prosegue in direzione Ovest lungo la cresta fino al monte Sellero. Dalla vetta si scende per poi risalire sempre lungo cresta al Monte Colombaro. Il sentiero non è sempre ben individuabile e talvolta svalica dal lato bresciano a quello valtellinese. Giunti in prossimità del Monte Venerocolo occorre prestare attenzione e svoltare a destra all’ultima sella (quota 2580m) per scendere ad intercettare il sentiero 301 per il passo del Venerocolo 2314m. In alternativa, più facile, è possibile da Rifugio Torsoleto prendere il sentiero prendere il sentiero per il passo Sellero, poi sv.164 per malga Sellero (in discesa) e sentiero 416 per passo Sellerino e Venerocolo.

Giunti al passo Venerocolo si segue sempre il sentiero 416 che porta prima al passo Demignone (piccolo tratto di sentiero attrezzato, prestare attenzione) e poi al passo di Vo e rifugio Tagliaferri. (9 ore tratto in cresta, 7 ore variante da malga Sellero.). Pernottamento al rifugio Tagliaferri.

 

3° tappa – Dal Rifugio Nani Tagliaferri al Rifugio Cristina in Val Belviso

Si sale immediatamente lasciandosi il rifugio alle spalle per il passo Venano. Poi per il sentiero 312 si scende la Val di Pila per giungere in breve al Lago di Belviso. Ora si tiene il lago sulla sinistra e lo si costeggia su comoda strada fino allo sbarramento. Si segue sempre la strada ora in discesa fino ad incontrare il rifugio.
In alternativa dal Passo Venano si può prendere a sinistra l’Alta Via delle Orobie per malga Pila. Per sali e scendi il sentiero si mantiene in costa (molto panoramico) fino ad incrociare il sentiero 317 per i laghi e malga Torena. (itinerario descritto qui) una valida deviazione. Visitati i laghi si percorre il sentiero 317 tutto in discesa si raggiunge la strada per rientrare in rifugio.

 

4° tappa – Dal Rifugio Cristina in Val Belviso al Rifugio Alpini di Campovecchio

Per evitare gli impianti di Aprica (e Malga Magnolta) itinerario alternativo più facile, consigliamo la salita al Passo Pasò.
Dal Rifugio Cristina si risale la strada fino al coronamento della diga del Lago Belviso. Ora al cartello si prende in direzione (segnalata) per il bivacco Aprica. Ora il sentiero prende decisamente a salire per raggiungere in breve la malga Nembra. Ora il sentiero piega a sinistra (non molto evidente) per spostarsi lungo costa fino sotto il dosso Pasò a Malga Magnola dove incrociamo il sentiero che proviene da Malga Magnolta. Da qui si svolta a destra e in decisa salita in c.a un’ora si raggiunge il bivacco. (chiuso chiedere le chiavi a CAI Aprica). Dal bivacco Aprica per tracce si sale in diagonale passando sotto il Dosso Pasò fino a superarlo e raggiungere la cresta verso il colle Pasò. Giunti al colle Pasò si scende dalla parte opposta su sentiero poco evidente fino ad intercettare il sentiero 4 luglio in Val di Campovecchio. Giunti al bivio si prende a sinistra verso Zappello dell’Asino, il sentiero percorre tutta la Val Campovecchio in falsopiano per poi dopo Zappello dell’Asino iniziare a scendere incrociando il sentiero 122/7 proveniente dal Palabione.
Ora si tiene sempre l’itinerario 122/7 fino alla Malga Premalt dove si svolta a destra e in discesa si raggiunge il Rifugio Alpini di Campovecchio.
Questa tappa è evitabile se dal Rifugio Cristina si decide di rientrare ad Aprica.

5° tappa – Dal Rifugio Alpini di Campovecchio al Rifugio Brandet (S.Antonio parcheggio)

Ultima tappa del tour. Quest’ultimo tratto è rilassante, quindi permette di partire tardi dal rifugio. Si segue la strada in discesa fino a località S.Antonio in c,a 30 minuti si raggiungono le auto al parcheggio.
Se invece non siete ancora stanchi è possibile visitare la riserva delle Valli di S.Antonio.
Dal rifugio si percorre per un primo tratto la strada che si inoltra in Val di Campovecchio fino al bivio per la malga Forame (segnalato). Si svolta a sinistra e si inizia a salire verso la malga fino a raggiungerla. (1 ora). Dalla malga ci si tiene a sinistra e si inizia a salire verso il passo di Forame. Il sentiero a tratti non è molto evidente e bisogna seguire bene qualche ometto e segno spesso poco visibile. Si arriva al passo in c.a 1 ora. Da passo di Forame si scende in costa verso destra verso Malga dell’Agna (tracce di sentiero) entrando in una valletta da dove si vede evidente la malga. Dalla malga si prende il sentiero che scende in diagonale a sinistra, ora più evidente, fino ad entrare nel bosco e poi raggiungere la strada sterrata che attraversa la Val Brandet. Incrociata la strada la si percorre in discesa fino al Rifugio Brandet e poi il parcheggio di S.Antonio.

 

 

 

 

 

 

 

Tempo di percorrenza

Da Brandet Al Rifugio Torsoleto: 6 ore

Dal Torsoleto al Tagliaferri: 7 ore

Dal Tagliaferri al Cristina: 2 ore (diretto) 5 ore per i laghi Torena

Dal Cristina al Alpini di Campovecchio: 5 ore

Dal Alpini di Campoveccghio a Rifugio Brandet: Per la strada 50minuti, per il passo Forame 4 ore

Dislivello complessivo

Da Brandet Al Rifugio Torsoleto: 1085m

Dal Torsoleto al Tagliaferri : 600m

Dal Tagliaferri al Cristina: 1000m in discesa (diretto) 1000 discesa + 250 salita per i laghi Torena

Dal Cristina al Alpini di Campovecchio: 1200m (dal Passo Pasò) o 350m per malga Magnolta

Dal Alpini di Campoveccghio a Rifugio Brandet: 200m in discesa per il parcheggio, 950 per il passo Forame.

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